Salt of Life

21 Mag 2020

Ricordo o Rimpianto

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Ricordo o Rimpianto: due angolature differenti per riportare alla mente le  esperienze  passate.

L’altro ieri, mentre scartabellavo dentro una vecchia scatola di cartone trovata per caso nel ripostiglio, mi è venuta tra le mani una fotografia scattata al “Rifugio Torino”. C’ero io con i due amici storici, immortalati sul Monte Bianco a 3375 metri di altitudine.
Calcolando a spanne, mi resi conto che l’evento risaliva a quasi trent’anni fa. Però rivedendo le nostre facce sorridenti, non mi venne la nostalgia anzi, mi sono tornate alla mente le piacevoli emozioni di allora. E per un attimo è stato come fossi tornato là.

Che bella esperienza, mi sono detto. Sono felice di averla vissuta, e ora ne serbo il piacevole Ricordo.

Nella mia ventennale professione di Musicoterapeuta, ho accolto tante persone che mi hanno raccontato il loro vissuto. Però, mi rendo conto che spesso non si è trattato di un Ricordo lieto ma di un triste e amaro Rimpianto. Dove la gioia di rivivere emotivamente un’esperienza passata si tramuta in mestizia, per impossibilità di non aver potuto – o non aver voluto – agire diversamente. Forse per quell’ignavia inconscia che non ha trasformato il progetto in un’azione concreta.

Il significato etimologico della parola Rimpianto è: tornare a piangere. Laddove il dolore non è causato da un’azione compiuta, ma da ciò che non si è fatto, omesso o trascurato. L’amarezza per ciò che avrebbe potuto essere e non è stato. Per le occasioni mancate o le opportunità che sono sfuggite di mano.

Da non confondersi con il Rimorso – derivato da rimordere – che è il cruccio o il tormento provocato dalla consapevolezza di aver fatto il male.  Si tratta di un vero e proprio turbamento per un errore compiuto nel passato, al quale non si può rimediare.

Il Rimorso allarma la coscienza e ci fa sentire in colpa per l’impossibilità di rimediare al gesto pregresso; anche quando si manifesta il pentimento.

Ciò che accomuna Rimpianto e Rimorso è l’ineluttabile certezza che nel momento stesso in cui si rivive l’evento, tutto è stato compiuto e nulla è più modificabile. Il che non spegne la carica emozionale legata all’evento.

Anche il Ricordo di una singola vicenda o un complesso di vicende passate lascia un’impronta nella coscienza. Però se lo associamo a un evento lieto ha tutt’altro sapore. Perché, rievocando l’esperienza, si gode del fatto che la stessa – seppur immutabile – ha un suo senso compiuto, che la rende fruibile senza trauma.

Personalmente mi adopero per vivere attivamente nel presente, cercando di sfruttare al meglio le occasioni che lo stesso presente mi offre; sebbene sia consapevole che non sono completamente sganciato dal passato. Tuttavia, quando rivedo il mio “passato” mi compiaccio di aver vissuto diverse esperienze nella loro pienezza. Conscio che Giovanni di allora non è lo stesso Giovanni di adesso. E ciò che adesso sembra perfettibile, allora non lo era. Quindi, ogni ragionamento speculativo è infruttuoso, perché non modifica gli eventi passati e, per contro, crea uno stress emotivo gratuito.

“Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante” scrive Alda Merini.

Se ripenso gli anni passati nella scuola, dove l’alternanza dei cicli aveva una durata prestabilita, posso sinceramente dire di non avere grandi rimpianti; nonostante abbia dovuto modificare più volte l’approccio, perché lo scorrere del tempo è inarrestabile, e il cambiamento delle “usanze” ne è la naturale conseguenza.

In quell’ambito ho cercato di vivere il presente in tutte le sue innumerevoli sfaccettature, offrendo il meglio di me: come uomo e come insegnante.

Con le eccezioni del caso, che contemplano lo sbaglio e la correzione dello stesso, rientrando nella dinamica del fare. Conscio che è la qualità di ciò che si fa e non la quantità di ciò che viene fatto a nobilitare la differenza.

Può essere una strada in salita o un percorso composito, che richiede impegno e tenacia però, con un allenamento progressivo ce la si fa.
Da autodidatta, oppure con l’aiuto di un “personal trainer titolato”, quando sia necessario un supporto esterno.

Così il Ricordo si conserva vivo e mantiene quel sapore intenso che pervade la bocca, ogni qual volta si richiama alla mente.

Però, ripensando allo scorso anno quando nel Foyer del Teatro Regio si è avvicinata una ragazza, che “sfacciatamente” mi chiese se ero proprio il Professor Valsania. E dopo essersi presentata mi disse che era una mia ex-allieva, ho dovuto far partire il “rewind” per collocarla cronologicamente nella mia memoria.

Poi, guardando i suoi occhi vispi e il sorriso gioviale, l’ho messa a fuoco.

Ma quando mi sono reso conto che erano trascorsi quasi vent’anni dall’ultima volta che ci siamo incontrati, e adesso mi stava dicendo che si era sposata dodici anni fa con il fidanzatino di allora, ed era mamma di tre bambini, il mio cuore fece un triplo salto mortale.
“Mio Dio”, pensai, “come scorre veloce il tempo!”

Subito dopo mi sono tornate alla mente le parole che pronunciò “l’Avvocato” in risposta alla domanda di un giornalista impudente, che sottolineava come lui fosse ancora al timone della (allora) Fiat, nonostante la canizie della sua non più giovane età.

Con l’aplomb che lo ha contraddistinto gli rispose: “veda dottore, invecchiare fa parte del ciclo della vita. E opporsi allo scorrere del tempo non porta nulla di buono. L’importante è essere un tappeto Persiano di rara fattura, che invecchiando diventa sempre più pregiato”.

Parole Sante, avrebbe detto la mitica “Zia Ita”.

Ndr: La mia indimenticabile Madrina. Anticoformista e ribelle fino alla soglia dei suoi 86 anni.

1 Risposta

  1. Patrizia

    Ricordo e rimpianto entrambi ci accompagnano per tutta la nostra vita
    Il ricordo può essere doloroso, consolatorio, sfocato o nitido e a seconda suscitare ,nel momento in cui viene evocato, emozioni differenti ; certo è che i ricordi sono l’impalcatura della nostra esistenza e ognuno di essi riconduce ad un momento , un incontro una scelta
    Il rimpianto è sterile fine a se stesso : si rimpiange un affetto, una situazione lavorativa.
    , abitativa, una scelta
    In ogni caso è un non vissuto un qualche cosa che non ha fatto parte del nostro percorso formativo

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