Salt of Life

10 Giu 2020

Potere o Potenza

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POTERE O POTENZA: due concetti complementari che perdono valore se privati della coerenza con il loro significato virtuoso.

Sono consapevole che lo scrittore – se posso definirmi tale – dovrebbe essere distaccato nella stesura del testo per non condizionarne il senso.
Però, se devo tener fede al taglio che ho dato a questo editoriale, l’esternazione seppur corretta non è aderente.
Infatti, per evitare di scrivere una successione asettica di parole o una sequela di concetti teorici, fin dal primo articolo dell’editoriale ho voluto esprimere il mio punto di vista: personale e non vincolante.

Una scelta coerente, seppur opinabile, che da al contenuto un significato autentico perché parte di un vissuto.
In due parole: ci metto la faccia e me ne assumo la responsabilità.
Però, se qualcuno dovesse sentirsi infastidito da quello che legge, me ne scuso in anticipo; sebbene l’autenticità del pensiero e la coerenza dell’azione restino per me un punto fermo.

Sicché – come intercalava il mio maestro di Canto e pisano DOC – per essere diretto vi dico con molta schiettezza che da un paio di mesi mi sento letteralmente schiacciato dal potere e dall’ostentazione grassa che lo stesso potere proclama, della quale ne trasudano gli atti.
Chiarisco subito: non ne faccio una questione di colore o di schieramento politico. La sensazione che provo, condivisa da amici con i quali mi sono confrontato, è endemica.
Non sono infastidito dall’obbedienza che il potere richiede ma dal modo con cui la richiede. Arrogante e pieno di contraddizioni, a testimonianza manifesta di una mancata chiarezza progettuale e una scarsa aderenza al ruolo.
Margaret Thatcher – detta lady di ferro per il suo piglio energico – rispose alla provocazione di un inviato della BBC in questo modo: “essere potente è come essere una vera Signora. Se hai bisogno di dirlo è perché non lo sei.”

Se hai il potere e non sei potente utilizzi la frusta e non il carisma, perciò sarai circondato da sudditi obbedienti e non da fedeli ferventi. Burattini pronti a voltarti le spalle e a disconoscerti, quando l’avversario prometterà qualche privilegio in più.
Il carisma è tutt’altro. È la cifra stilistica di chi veste a pennello il ruolo. Di chi non ha bisogno di gonfiare le gote come il Rospo Smeraldino nel canto d’amore, perché dalla pregnanza del gesto si riconosce la sua valenza intrinseca.

È l’aderenza al modello che diventa testimonianza palese di senso.
Diversamente, come si vede nel film “Il Vigile”, magistralmente interpretato dall’Albertone nazionale, indossare un cappello e una divisa fa perdere di vista il peso della misura. Alberto Sordi che ha saputo magistralmente mettere in bella vista i difettucci di noi italiani, in quel film scimiotta atteggiamenti altezzosi e stentorei perfino davanti a chi l’ha insignito delle mostrine.
Atteggiamenti ancora attuali, nonostante la pellicola abbia celebrato il suo 60º compleanno.

La Potenza è la vera forza che si contrappone al Potere, perché la sua densità è riconoscibile anche se priva di segno distintivo.
L’Uomo potente non mostra i muscoli perché è pregno fin negli interstizi più reconditi del suo essere.
L’Uomo potente non abusa del potere per asservire le masse ma le rende partecipi, perché di loro si fida. Allo stesso modo in cui le masse in lui riconoscono la coerenza del pensiero e l’azione.

Ho grande stima per Adriano Olivetti, imprenditore lungimirante, e politico illuminato che ha incarnato il concetto di Vero Uomo Potente. Osteggiato dagli “uomini di potere” che in lui vedevano un serio pericolo per il loro futuro, dimostrando con questo atteggiamento tutta la loro vulnerabilità.

Cosa direbbe ai “nuovi potenti” come amano definirsi costoro?
A quei pochi che hanno acquisito in breve tempo una quantità vergognosa di danaro e perciò, dall’alto del loro scranno pontificano e dettano regole.
Si eleggono a salvatori del mondo ostentando elargizioni filantropiche, quando in realtà intorbidiscono le acque per nascondere la loro megalomania e la sete di potere.
Però, quando il trapezista è troppo sicuro di sé, e toglie la rete di protezione perché si crede immortale, in quel preciso istante la minima disattenzione potrebbe essergli  fatale.

Personalmente non guardo ai nuovi ricchi come farebbe la Volpe nella favola di Fedro: La volpe e l’uva.
Non sono roso dall’invida perché il denaro per me non è un fine ma un mezzo.
Certamente ne riconosco il valore nella misura in cui mi facilita il quotidiano, ma sono ben consapevole che
è l’aderenza al mio Sé che mi rende potente e fiero.
Sul palcoscenico della vita e nell’intimità delle mura domestiche. Laddove ogni finzione è presto svelata, e puoi farti vedere in mutande ai “congiunti” senza vergogna perchè loro ne riconoscono l’aderente coerenza.

Però, nell’incertezza momentanea posso anche capire che il pensiero filosofico, seppur nobile, non sia in grado di placare i morsi della fame.
Così ho voluto “rivisitare” un antico proverbio: Certamente i soldi non fanno la felicità, ma calmano i nervi. Perciò….

2 Risposte

  1. Patrizia

    Hai centrato il punto che è il male del nostro tempo : il dio denaro che da potere ma non rende potenti
    Purtroppo oggi in una società che nn è dell’essere ma dell’apparire va bene così
    È il denaro che fa da padrone
    Sono le conoscenze , gli appoggi che sono importanti
    Umanità, umiltà, carisma ?
    Noi non sono doti importanti se ne può fare a meno

  2. Patrizia Bonazelli

    Il POTERE dell’INTELLIGENZA è una cosa nella quale credo . L’INTELLIGENZA della natura, dello spirito, dell’umanità’.
    Sarò idealista, ma valutando quanto oggi, un messaggio semplice ed efficace, può arrivare velocemente alle masse del pianeta, risvegliando le coscienze alla giustizia, vedo che il Potere si estrinseca in molti modi e voglio immaginarlo positivamente, come una lancia salvifica.
    La POTENZA e la distruttivita’ del Coronavirus – tema attualissimo- dimostrano come qualcosa di praticamente invisibile può portare a sovvertire, speriamo temporaneamente, gli ordinamenti e le certezze sociali.
    A volte sono proprio le cose che non vediamo e che arrivano improvvise a cambiare le carte in tavola…..
    I Dinosauri (ex potenti della Terra) non si aspettavano di certo un meteorite che avrebbe portato alla loro estinzione… invece..🦖🌸

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