Musicoterapia Biovibrazionale: manifesta il suo potere curativo attraverso l’utilizzo della Musica e del Suono.
L’Acustica, quella parte della fisica che studia i suoni e le loro proprietà, stabilisce che: ogni sorgente sonora genera delle onde, che interagiscono con altre di uguale frequenza, creando un fenomeno dinamico chiamato Risonanza. Evento già citato da Pitagora nel “Trattato delle Armoniche”, in cui si documentano gli effetti “a cascata” che la risonanza provoca sulla materia e sugli esseri viventi.
Di questo fenomeno se n’è occupò anche Hans Jenny – Fisico e studioso di Cimatica – che a metà degli anni sessanta scrisse due volumi intitolati Kymatic, in cui dice che la vibrazione sonora ha il potere di strutturare la materia.
L’Acustica, quella parte della fisica che studia i suoni e le loro proprietà, stabilisce che: ogni sorgente sonora genera delle onde, che interagiscono con altre di uguale frequenza, creando un fenomeno dinamico chiamato Risonanza. Evento già citato da Pitagora nel “Trattato delle Armoniche”, in cui si documentano gli effetti “a cascata” che la risonanza provoca sulla materia e sugli esseri viventi.
Di questo fenomeno se n’è occupò anche Hans Jenny – Fisico e studioso di Cimatica – che a metà degli anni sessanta scrisse due volumi intitolati Kymatic, in cui dice che la vibrazione sonora ha il potere di strutturare la materia.
Oltre ai suoi esperimenti, che hanno permesso di visualizzare la relazione di causa effetto che intercorre tra la stimolazione sonora e la reazione della materia.
Arrivando ai primi anni novanta, incontriamo il Dr. Masaru Emoto che, avvalendosi di un microscopio elettronico, è riuscito a fotografare i cristalli prodotti dall’acqua sottoposta alla stimolazione di specifiche frequenze sonore o brani musicali.
In questo caso si ha la prova inconfutabile che le frequenze sonore sono in grado di modificare i cristalli prodotti dall’acqua.
In questo caso si ha la prova inconfutabile che le frequenze sonore sono in grado di modificare i cristalli prodotti dall’acqua.
Modificazione che, per il principio transitivo, sarà possibile attuare anche sulle cellule del corpo umano, visto che noi siamo composti per il 75% di acqua.
Altro riscontro interessante della Musicoterapia Biovibrazionale lo si legge negli ultimi studi di Fisica Quantistica, dove si afferma che la forma pensiero è energia vibrante, in grado di modificare l’assetto del campo quantico e influenzare gli “elementi” che lo abitano.
Stabilito l’assioma, per effetto della proprietà reciproca, la stessa forma pensiero e le sequenze mnemoniche vengono modificate mediante stimolazioni sonore in grado di dismettere le sequenze obsolete, sostituendole con altre più consone, e aderenti ai nuovi modelli comportamentali che l’individuo intende adottare.